Nel 2016 il MIUR ha istituito la classe di concorso A23, cioè l’insegnamento dell’Italiano per discenti stranieri alloglotti, per colmare un vuoto, di fatto soltanto normativo, all’interno del sistema scolastico nazionale. La nuova classe di concorso ha come finalità l’insegnamento di Italiano L2 nella Scuola Secondaria di I e II grado e nei percorsi di istruzione per gli adulti, nonché Laboratori di italiano L2 nella scuola dell’infanzia e primaria. Attualmente questa classe di concorso è presente in tutti i centri per l’educazione degli adulti (CPIA).
L’accesso alla classe di concorso prevede il possesso di specifici titoli accademici e di certificazioni che attestino la specializzazione nella didattica dell’italiano L2.
I titoli accademici validi per l’accesso alla classe di concorso sono:
Italian in Italy
Per accedere alla classe di concorso, oltre ai titoli sopraelencati, è necessario avere un certificato di specializzazione nell’insegnamento dell’italiano L2. Il D.M. 92/2016 riconosce come titoli di specializzazione in Italiano L2:
Le lauree sopraindicate, unite al titolo di specializzazione in italiano L2, sono titoli di ammissione a patto che comprendano corsi annuali (o due semestrali) di discipline come lingua italiana, letteratura italiana, linguistica generale, lingua latina o letteratura latina, storia, geografia, glottologia; glottodidattica; didattica della lingua italiana; ovvero almeno 72 crediti nei settori scientifico disciplinari L-FIL-LET, L-LIN, M-GGR, L-ANT e M-STO di cui: 12 L-LIN/01; 12 L-LIN/02; 12 L-FILLET/12; e almeno 6 L- FIL-LET/10, 12 LFIL-LET/04, 6 M-GGR/01, 6 tra LANT/02 o 03, M-STO/01 o 02 o 04.
I suddetti requisiti sono richiesti anche per l’insegnamento dell’italiano presso strutture pubbliche all’estero.
Numerose scuole dell’associazione ITALIAN in ITALY hanno attive convenzioni con l’Università per Stranieri di Siena, con l’Università per Stranieri di Perugia e con l’Università Ca’ Foscari di Venezia per l’organizzazione di corsi in preparazione alle certificazioni offerte dalle Università sopraindicate e l’accoglienza di tirocinanti.